Oggi è la giornata trans del ricordo, in memoria di tutte le persone trans che hanno perso la vita o sono state uccise nell’anno passato.
Qui negli Stati Uniti, il 2021 è stato l’anno con il maggior numero di morti registrate in assoluto (https://www.them.us/story/killing-of-marquiisha-lawrence-marks-deadliest-year-on-record-trans-americans). Questo numero non include – qui come in Italia — tutte quelle persone di cui non sapremo mai, perché da morte vengono contate con nome e genere errati.
Un’ultima nota:
Siamo solo carne per la cultura italiana, che non ha mai smesso di decidere dall’alto cosa fare e cosa mutilare nel corpo altrui. Ogni volta che vedo “trans ucciso” invece di, chessò, “ragazza uccisa”, so immediatamente che chi scrive ha deciso di fare la caricatura di un cadavere, vite già strappate e poi di più cancellate da chi si è preso il dovere nella comunità di portare testimonianza.
Mi associo virtualmente al tuo messaggio.
@millenomi prendo atto. Grazie.
@millenomi e da non dimenticare c’è anche che di solito sono seguite dal solito idiota di turno che ci rassicura che non esiste nessun problema di transfobia/omofobia
@Lucretia-Matt ghhhhhhh
@Lucretia-Matt se potessi mollare ceffoni
@Lucretia-Matt a nessuno mai, ma se ne meriterebbero uno immediato appena le parole lasciano la bocca
@millenomi Guarda dopo essermi sentitə dire che i vari crimini successi intorno al periodo della discussione sul ddl Zan sono stati organizzati apposta per fare in modo che passi vorrei tirare altro che sberle
L’aspettativa di vita per una persona trans che è all’intersezione di altre marginalizzazioni è risibile. La violenza contro tuttə noi è normalizzata, la visibilità difficile da dissimulare, e anche potendo si è sempre in pericolo che condividere la nostra storia faccia scatenare reazioni violente da parte di chi ha interiorizzato l’egemonia patriarcale al punto da non poter sopportare l’idea di una persona o di un corpo.